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di Andrea Manganaro

Giunti al sesto anno della gestione Barbera della Mostra, la numero 75, si è assistito a Venezia alla consacrazione del grande cinema popolare, come forse non si era mai visto prima dalle parti del Lido. Già l'edizione 74 era stata caratterizzata – per la prima volta negli ultimi 50 anni – dalla vittoria dell'Oscar da parte del film vincitore del Leone d'oro; quest'anno si è andati addirittura oltre, visto che i primi due premi sono andati appannaggio dei due film che hanno successivamente ricevuto il maggior numero di candidature alle statuette: ben 10 a testa! Stiamo parlando, naturalmente, di Roma di Alfonso Cuaron e de La Favorita di Yorgos Lanthimos. Si tratta senz'altro di una svolta rilevante per la Mostra, dopo tanti anni in cui venivano premiati film destinati spesso ad un rapido oblio. Altra novità di rilievo di questa edizione è stata, inoltre, l'ammissione di pellicole distribuite da Netflix, dunque di film che in linea di principio non dovevano essere distribuiti in sala.

Vincitore del Leone d'Oro è stato Roma di Alfonso Cuaron, la cui distribuzione era per l'appunto prevista inizialmente solo in rete da parte Netflix, salvo poi concordare una distribuzione in sala da parte della meritoria Cineteca di Bologna. Per una volta, si è trattato di un giudizio sostanzialmente condiviso da critica e pubblico, consacrato anche dalla vittoria di 3 Oscar (miglior regia, miglior film straniero e miglior fotografia), sebbene abbia sollevato qualche inevitabile polemica il fatto che il presidente della giuria veneziana era il compatriota Guillermo Del Toro, insignito a sua volta del Leone d'Oro nel 2017 (con "La forma dell'acqua") quando a presiedere la giuria c'era proprio Cuaron.

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Nell'edizione di quest'anno del Maggio Filosofico numerosi sono stati gli eventi di cui abbiamo ricordato l'anniversario. Tra questi, tuttavia, mancavano i 50 anni del '68. Abbiamo pensato, quindi, di ovviare a questa mancanza dedicando l'autunnale rassegna cinematografica a questo cruciale anno della storia novecentesca, e in modo particolare allo Spirito del '68 in musica.

La rassegna prenderà il via martedì 6 novembre con Yellow Submarine di George Dunning, il fantasmagorico sottomarino giallo che, grazie al fondamentale contributo dei Beatles, riuscirà a liberare Pepperland dall'oppressione dei "biechi blu".

Il successivo martedì 13 novembre sarà la volta di The Boat that Rocked (distribuito in Italia col titolo di I Love Radio Rock) di Richard Curtis, film dedicato alla nave pirata che trasmetteva musica rock 24 ore su 24, emblema delle tante radio pirata che negli anni '60 hanno contribuito alla diffusione del rock in Gran Bretagna.

Si prosegue martedì 20 novembre con la proiezione del celeberrimo Hair di Milos Forman, dedicato alla contraddizione tra lo spirito libero del Movimento e la coscrizione di tanti giovani spediti a combattere un'assurda guerra all'altro capo del mondo.

La rassegna si concluderà martedì 27 novembre con la visione di The Wall, di Alan Parker, trasposizione cinematografica dell'omonimo concept-album dei Pink Floyd.

Tutte le proiezioni si terranno presso la Biblioteca comunale "Don Lorenzo Milani" di Rastignano con inizio alle ore 20,45.

La locandina con il programma in formato pdf è scaricabile qui

Quest'autunno 2017 è costellato di importanti anniversari, forse mai così tanti e ben cadenzati sul calendario: martedì 24 ottobre saranno 100 anni esatti dalla disfatta di Caporetto, evento che fu favorito dalla caotica situazione in Russia alla vigilia della Rivoluzione. Per questa occasione, abbiamo pensato di leggere alcuni passi di "Viva Caporetto!", opera provocatoria scritta da Curzio Malaparte e censurata per quasi 60 anni. L'interpretazione di Caporetto da parte di Malaparte è quella di una rivoluzione di classe da parte delle truppe, esauste dopo tre lunghi anni di inutile guerra di trincea.

Martedì 31 ottobre saranno 500 anni dalla pubblicazione delle 95 tesi di Martin Lutero sul portone della cattedrale di Wittenberg. Il filosofo tedesco Volker Drell interverrà a spiegarci come quell'evento ha caratterizzato in profondità la storia della nazione tedesca.

Martedì 7 novembre saranno 100 anni esatti dalla Rivoluzione d'Ottobre, che come noto si chiama così perché in Russia era ancora in vigore il calendario giuliano, secondo cui correva la data del 25 ottobre. Il professor Valerio Romitelli ci introdurrà alla Maratona Rossa: dapprima verrà proiettato "Ottobre", il capolavoro del maestro Ejzenstejn in ricordo di quell'evento; poi, dopo una sosta ristoratrice e un brindisi commemorativo, si proseguirà con la proiezione di due dei "Tre canti su Lenin" di Dziga Vertov.

A seguire queste tre ricorrenze, ci saranno altre due serate per ricordare altri due importanti personaggi della storia novecentesca: martedì 14 novembre ricorderemo Antonio Gramsci a 80 anni dalla sua morte con la proiezione del docu-film di Lino Del Frà che ben testimonia l'evoluzione del suo pensiero ed il suo progressivo isolamento nel partito negli anni del carcere.

Martedì 21 novembre, infine, ricorderemo Ernesto Che Guevara a 50 anni dal suo assassinio durante la guerriglia boliviana, con la proiezione di "Che guerrilla" di Steven Soderbergh.

Scarica qui la locandina con il programma in pdf