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Il maggio 2010 è all'insegna dell'antifascismo, in continuazione con il tema dell'anno scorso. Rilevando che è un argomento sentito da molti, La Fornace ha applicato lo slogan: "stimolare, partecipare, elaborare", cercando una sintesi di diverse iniziative.

Non abbiamo ritenuto di affollare un'agenda già ricca con appuntamenti dati autonomamente, se non per qualche micro iniziativa, preferendo entrare nell'elaborazione collettiva di Bologna e provincia. Ogni associazione di persone, di nome o di fatto, che abbia l'antifascismo come fondamento è nostro interlocutore. La scelta delle iniziative a cui abbiamo contrbuito/contribuiremo deriva soltanto dai limiti delle nostre possibilità e dal nostro esser in contatto con i promotori. Contiamo di cominciare a tirare le somme in occasione dell'ultimo appuntamento, il Festival, a partire dal 28-5 in cui ci troveremo  con esponenti della Nuova InterScienza dell'Onda, per proseguire l'elaborazione successivamente. Fare chiarezza sulle categorie concettuali del pensiero fascista ci appare un compito che la storia ci impone.

Alcuni dei nostri appuntamenti:

25-04 Monte Sole ore 15: in vetta con noi, escursione storica; in serata conversazione sulla privatizzazione dell'acqua.

01-05 Campolo ore 13: pranzo con l'associazione Primo Moroni; in vetta con noi; conversazione su Ipazia e la fine della civiltà antica, in relazione all'oggi.

08-05 Vag61 ore 18:30: presentazione del libro "La scuola Fascista" INFO, a cura del Comitato Precari Scuola, a seguire cena e conversazioni su scuola e fascismo con la partecipazione di esponenti del Coordinamento delle Superiori e dell'Assemblea delle Scuole.

09-05 Monzuno ore 12: 5 ore a piedi con noi sulla via degli dei, fino alle pale eoliche; conversazioni sui beni comuni: energia, acqua, scuola. Analisi della percezione diffusa ed ipotesi di arretramento culturale.

12-05 Via Curiel 22: "Siamo STATO Noi - Piccoli cittadini crescono", a cura di alunni di V elementare delle XXI aprile. LOCANDINA

14-05 Scuole bolognesi: inizio campagna "TUTTI DEVONO SAPERE" promossa dall'Assemblea delle Scuole INFO. Nostro contributo: la repressione del dissenso, parallelo tra prima era fascista e situazione italiana odierna. Come fare una campagna informativa?

21-05 liberi di (R)esistere, I festa dei partigiani e degli Antifascisti di Casalecchio, tre giorni di dibattiti e divertimento. INFO LOCANDINA

28-05 II Festival Sociale delle Culture Antifasciste. INFO

 

“(DOVE) E’ FINITA LA SINISTRA?”: RESOCONTO DELLE SERATE DEL MAGGIO FILOSOFICO

Le quattro serate che hanno caratterizzato la rassegna del “maggio filosofico” di quest’anno sono state dense di contenuti, rispetto ad un tema di stringente attualità politica. Per proseguire il dibattito, si riporta in queste pagine un resoconto degli interventi presentati dai vari relatori, ciascuno dei quali ha affrontato il tema sulla base non soltanto della propria specializzazione accademica, naturalmente, ma anche sulla scorta della propria sensibilità politica. La discussione in seno al nostro gruppo è ancora in corso. Pubblicheremo in seguito commenti ed impressioni emerse nella discussione, cui si invitano a partecipare anche i lettori, che possono inviare i loro commenti a
contatti@fornace.info

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di Andrea Manganaro

Sintesi commentata dell’articolo di Perry Anderson sulla crisi della sinistra, pubblicato su "Internazionale" 1° maggio 2009

Il tema che è stato scelto quest’anno per il ciclo di incontri denominato “maggio filosofico”, il cui programma si può trovare in questo sito, è lo stesso con cui, per fortuita coincidenza, ha scelto di uscire il settimanale Internazionale proprio nella prima settimana dello scorso mese di maggio, con una copertina raffigurante un’inquietante immagine di Carlo Marx che si punta una pistola alla tempia. Il tema della crisi della sinistra, per lo meno di quella italiana, è naturalmente di stringente attualità, non tanto per la scontata vittoria elettorale dello schieramento di centro-destra nelle elezioni politiche dello scorso anno, quanto soprattutto per altri due precisi motivi: 1) la scomparsa dal parlamento italiano, per la prima volta nella storia repubblicana, di ogni forza politica di estrazione socialista o comunista; 2) soprattutto, il forte deficit culturale e programmatico sia di queste forze di sinistra, sia delle forze di centro(sinistra) presenti in Parlamento. All’interno di queste formazioni, infatti, si mescolano da troppi anni istanze contraddittorie quali diritti sociali e del lavoro, welfare e programmazione economica da una parte, e libertarismo, ecologismo radicale ed illusioni anti-moderniste dall’altra. Senza tener conto, viceversa, della marcata tendenza alla “modernizzazione” liberista che caratterizza il principale partito erede del PCI.

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